Calcio &conomy – Marketing, come un club cambia la visibilità di uno sponsor
Manca ancora un anno allo sbarco in Italia, ma la rivoluzione Amazon che porterà la Champions League nelle mani del colosso USA – le 16 partite più importanti del mercoledì europeo più la Supercoppa dal 2021 al 2024 – è la conferma che la battaglia milionaria sui diritti sportivi è sempre più serrata.
Un pacchetto che si affianca alle trasmissioni tv tradizionali di Sky e Mediaset e che Bezos avrebbe acquistato per una cifra vicina agli 80 milioni di euro a stagione. Per vedere queste partite si dovrà avere un abbonamento al servizio Prime, che costa 36 euro all’anno (non è ancora chiaro se il prezzo aumenterà).
L’Italia è solo l’ultimo Paese in cui Prime Video porterà eventi live in streaming. E la presenza del colosso americano – scrive la Gazzetta dello Sport – potrebbe presto allargarsi, considerando che anche i diritti tv della Serie A sono molto appetibili e non è assolutamente escluso che nell’asta per il 2021-2024 giochi in prima fila proprio Amazon.
Del resto, era stato proprio l’ad della Serie A Luigi De Siervo a includere la piattaforma nei player in corsa per il massimo campionato italiano: «Stiamo attirando l’interesse di grandi piattaforme internazionali, come Amazon e Netflix, speriamo che il calcio torni al centro del confronto fra tecnologie e piattaforme».
«Con la creazione di una rete unica, il calcio può divenire elemento attrattivo. Un prodotto, come avviene all’estero, con cui le telefoniche possano arricchire i contenuti», aveva spiegato l’amministratore delegato della Serie A.